significato in italiano: boccia, sfera; polpetta.
etimologia: dal greco antico "κύκλος" (plurale "κύκλα"): cerchio.
note:
"sciucare a cùcule": giocare a bocce. Era uno dei giochi
più diffusi nel passato, praticato per le strade del paese sia dagli
adulti che dai bambini. Può essere praticato da giocatori contrapposti
singolarmente o riuniti in squadre. I giocatori di una squadra lanciano
a turno la propria boccia, alternandosi con quelli della squadra
avversaria. L'obiettivo del gioco è quello di avvicinarsi il più
possibile, con il maggior numero di bocce, ad una boccia di dimensioni
più piccole, detta pallino ("singu"). Esistono sostanzialmente due tipi di
lanci.1) L'accosto (o puntata) è un lancio di precisione che ha come
obiettivo di far arrivare la propria boccia il più possibile vicino al
pallino. Il lancio è caratterizzato dal rotolamento della boccia lungo
tutto il percorso di avvicinamento. Il giocatore esperto sa tenere conto
della possibile deviazione del tragitto ("tenzia") derivante dalla
conformazione sia della boccia che del terreno.
2) La bocciata è un lancio che viene effettuato con più forza,
generalmente alla fine di una serie di passi, ed ha come finalità quella
di colpire una o più bocce avversarie con l'intenzione di allontanarle
dal boccino. In alternativa si può tentare di colpire, dichiarandolo preventivamente, il pallino.
Per l'assegnazione dei punti, si valuta
quale sia la boccia più vicina al pallino e si assegna il primo punto
alla squadra che l'ha giocata, quindi si vede qual è la
seconda; se è della stessa squadra si
aggiunge un altro punto, altrimenti la conta dei punti si interrompe.
Una delle regole in vigore nella zona di nostro interesse era quella del cosiddetto "puntu scusu", che
si applicava quando il boccino, casualmente o per scelta deliberata del
lanciatore, si posizionava dietro un ostacolo che ne impediva la vista
da parte dei giocatori. In questo caso i punti assegnati
venivano duplicati ("puntu scusu vale ppe ddoi").