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 curte


significato in italiano: (femminile) complesso di fabbricati disposti intorno ad uno spazio comune, vicolo cieco.
etimologia: dal latino "coh
ŏrte(m)": recinto, cortile.
note: La “casa a corte”, caratteristica della civiltà contadina del Salento, è quel tipo di abitazione caratterizzato dalla presenza di uno spazio coperto, comune o privato, intorno al quale si dispongono una o più unità abitative. La “corte” è espressione dello spirito dell’uomo meridionale, e particolarmente del contadino, che fa della sua casa un luogo sacro, perché sacra e inviolabile è la famiglia. Nata probabilmente per ragioni di mutua difesa, continuata e rafforzata per ragioni morali e sentimentali, la “casa a corte” si ispira al principio di isolamento. Il raggruppamento di “nuclei familiari primari” intorno ad una corte poteva essere determinato da due ragioni: la consanguineità o i rapporti sociali. L’impianto risulta estremamente semplice. Il lotto non va al di là dei 250mq., ma viene utilizzato razionalmente tanto da soddisfare tutte le esigenze della modesta vita quotidiana della famiglia. Nello spazio aperto del cortile, infatti, trovano posto la stalla ("staḍḍa") per l’asino o per il cavallo, il granaio scavato nel terreno, il lavatoio (“pila”) per il bucato, un recipiente di terracotta (“limmu”) e due sedili di pietra, usati quest’ultimi dagli abitanti della corte soprattutto nelle serate estive. Si distinguono due tipi di corte:

    • la corte chiusa, che presenta un'unica apertura costituita da un portone d'ingresso a due battenti che, all'occorrenza, isola completamente la corte dalla strada;
    • il vicolo cieco, vera e propria strada chiusa che si distingue dalla precedente tipologia, oltre che per il disegno planimetrico, per la funzione degli spazi ed il rapporto tra questi ed i nuclei abitativi.
      Numerosi esemplari di case a corte sono visibili nel centro storico scorranese.

    • "vignacurte": la zona orientale del comune di Scorrano sviluppatasi per prima fuori dal centro storico.




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