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 puṭriṭru


significato in italiano:  puledro, (traslato) eccitazione, smania di scherzare.
etimologia:
il Rohlfs, nel registrare le varianti in uso nell'intera Terra d’Otranto, non censisce la lezione qui riportata. Già a meno di tre chilometri da Scorrano, a Maglie, troviamo la forma "puḍḍiṭru" (Nicola G. De Donno). Paradossalmente, però, il termine è presente, identico, nel dialetto siciliano (“U sceccu curtu sempri pari un putritru”). Esso, pertanto, a nostro parere non può essere considerato una semplice variante diatopica all’interno del territorio, ma ha una propria autonomia genetica. Se tutte le altre varianti salentine possono essere fatte risalire, al pari dell'italiano "puledro", a un probabile termine del latino volgare "*pullĭtru(m)", affine al classico "pullīnus" (animale giovane), abbiamo grosse difficoltà, per evidenti ragioni fonetiche, ad assegnare lo stesso etimo a "puṭriṭru": nel salentino l’alveolare laterale doppia (“ll”) dà sempre come esito l’occlusiva retroversa sonora (“ḍḍ”) e non quella sorda (“ṭr”). Ci sembra, quindi, legittimo pensare a un altro. Lo studioso Marco Scalabrino, in un articolo intitolato "Il siciliano: dialetto o lingua?", apparso sul web qualche tempo fa, pone il termine in relazione, non sappiamo quanto credibilmente, con il sanscrito "putra": figlio, bambino.
note:
con l'occlusiva retroflessa sorda.


varianti: (in altre località) puḍḍiṭru, puḍḍiḍu
esempi:

sinonimi, generici, analoghi: cavaḍḍu, murrete.

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