"Il dialetto salentino come si parla a Scorrano", di Giuseppe Presicce - Next Page: ssittare | Previous Page: ssicurare
ssire
significato in italiano: (assoluto) uscire, uscire di senno, uscire dal carcere; (detto delle condizioni
atmosferiche) mettersi al bello, smettere di piovere; (con costruzione
pronominale) uscire da casa per distrarsi, essere dimesso, fare un'affermazione o dare
una giustificazione inaspettate; (detto di malattia esantematica)
manifestarsi con eruzioni, (detto di pianta) spuntare, germogliare.
etimologia: dal verbo latino "exīre": uscire.
note: verbo aferetico - ausiliare "essere"
indicativo presente: essu, essi, esse, ssimu, ssiti, èssene
"ssire l'anima (soggetto)": avere un grandissimo desiderio, spasimare
"aḍḍu ṭrase e aḍḍu esse": detto di
persona non del tutto in pieno possesso delle proprie facoltà mentali
"cce nn'essi (esse, ssiti, èssene)!": (detto con tono sorpreso e ironico) che
bel comportamento che hai (ha, avete, hanno)!
varianti: essire
esempi:
U tiempu è ssutu. Il tempo si è
messo al bello.
(detto) De aḍḍu te esse la palora, t'ave ssire l'anima.
Da dove esce la parola, dovrà uscire l'anima (e, quindi, bisogna
dire la verità).
Ma cce si ssutu? Ma ti ha dato di volta il cervello?
Su šciutu cu llu ṭrou a llu spitale, ma m'ànnu dittu ca se n'è
ssutu ieri.Sono andato a fargli visita in ospedale, ma mi hanno
detto che è stato dimesso ieri.
Sta mme ne nn'essu cu nu tte visciu.Sto uscendo da casa
per non vederti.
Sai comu se n'è ssutu? Ca iḍḍu ave fattu nu piacire a mmie e
nno jeu a iḍḍu!Sai qual è stata la sua trovata? Che lui ha fatto
un piacere a me, non io a lui!
Me ssuta l'anima cu tte visciu.Ho spasimato di vederti.